martedì 25 aprile 2017

Il matrimonio del mio migliore amico

Un giorno una signora molto simpatica mi ha messo in guardia dai matrimoni spiegandomi la sua personalissima regola: "mai partecipare a più di tre in tutta la vita, compreso il proprio!"
Già allora avevo ampiamente superato le mie presenze a quelli di amici e parenti, eppure riflettendoci bene... Tolto l'enorme bene che si può provare per gli sposi, ma chi ha davvero piacere ad andare ad un matrimonio? Dopo ore dal parrucchiere, correre in Chiesa (o in comune), sorridere a tutti compreso a chi non ti va, mangiare come un porco ininterrottamente restando seduto per infinite ore ad un tavolo con altri sconosciuti che, nel mio caso in gemere, sono attraenti e sfigati quanto i papillon colorati ed i pantaloni con risvoltino che indossano senza calzini. Considerando poi che il tutto avviene mentre indossi un abito che hai pagato mezzo stipendio ed in cui sei entrata grazie ad un digiuno ferreo di settimane, mandato all'aria dall'abbuffata di questo sequestro di persona che gli sposi - maledetti criminali- chiamano ricevimento delle loro nozze, e che nelle scarpe ai piedi senti il diavolo e per sfuggire a quel dolore, sotto la lunga tovaglia, ogni tanto te le togli, sperando non lo stia facendo anche il tipo con i risvoltini accanto a te, Cacchio, allora aveva ragione la signora! 
Quindi decido di andare a sempre meno matrimoni, smetto di frequentare coppie e di mettere like alle foto delle persone felici, "adesso basta, si cambia regola" penso, o almeno lo pensavo fino a quando non mi ha telefonato il mio migliore amico. 
Con lui ho condiviso il banco, compiti, cazzate, preoccupazioni, esame di maturità, uscite, chiacchierate, confidenze, ore di telefonate, vacanze, momenti belli e quelli brutti. 
5 anni di liceo, almeno 4 milioni di risate, 3 grandi amiche, 2 semestri di università e 1 incidente in auto. 
Con lui ho passato più della metà della mia vita e l'ho rivista praticamente tutta in "time lapse" mentre mi parlava al telefono neanche un mese fa, quando mi ha annunciato le sue nozze. Tipo Julia Roberts che cade dal letto, ma un po' meno figa e senza cadere dal letto, ero sotto choc: c'erano gli sketch a scuola, il suo messaggio in segreteria di quando ero in America, io in lungo e lui in smoking a qualche diciottesimo, il video di "Mmmbop" cantato nella cucina di casa mia, un'estate difficile a Viareggio, la vacanza in pulmino in Sicilia, il giorno sempre sbagliato del mio compleanno, una conversazione notturna in Piazza Pitti (che lui non ricorderà), le innumerevoli figure dimmmerda fatte insieme e "un libro ed un cd" che ci siamo scambiati ad ogni Natale. L'ultima persona al mondo che avrei potuto immaginare come sposo, invece, mi stava dicendo che lo sarebbe diventato presto, mi spiegava degli stravolgimenti della sua vita ed io intanto vedevo tutto questo allontanarsi da me.

Lui ed il suo compagno si sono sposati da pochi giorni ed il loro è stato il più bel matrimonio a cui sia mai stata: una festa bellissima, un'atmosfera stupenda e mezza Firenze parla ancora di quei tulipani e di quanto sia stato tutto perfetto, a partire dai due sposi che adoro e che mi mancheranno da morire!

Facciamo così,  queste sono "alcune" delle cose che avrei dovuto dirti l'altra sera, ma avrei parlato per sei ore di fila e tu mi avresti infamato davanti a tutti. Allora aggiungo anche che vi meritate tutto quello che di bello vi sta succedendo e anche molto di più, perciò tanti auguri amico mio, sono stra-orgogliosa di te, nonostante finanche tu, sia riuscito a sposarti un fico e prima di me!

#vivogliobene










giovedì 20 aprile 2017

Vuoi che muoro?


Il mio cuore si deve ancora riprendere dopo le foto di Cracco addormentato su una panchina al parco che più che un padre con il figlio sembrava un vecchio clochard ed ora un altro duro colpo per le mie arterie: Joe Bastianich e Nadia Toffa paparazzati insieme. 
No, ma stiamo scherzando? No, no e poi no, io dico no, ecccchecazzo! Ma ti pare? Joe e quella cosetta de “Le Iene”? 
Naaaaa, ma non può essere: “Giuseppino”,lui che non mi ha fatto sentire la nostalgia di Cracco a Celebrity Masterchef, così affascinante, ironico, con l’occhietto vispo ed il sorriso da figlio di buona donna (scusi tanto Sig.ra Lidia, niente di personale, ma è figlio suo), uomo d’affari, ricchissimo imprenditore, con quella parlata alla Don Lurio che fa sempre simpatia. Uno che beve Champagne come io bevo l’acqua Panna, un girovago del mondo, che conosce e possiede ristoranti di lusso dappertutto, ma che ciononostante, quando è nella sua New York, gira in metro o in skatebord (forse  dovrei spiarlo un po’ meno sulle stories di Instagram) e poi fa jogging, viaggia con i suoi bei figli ed una moglie che -  a quanto dice il Vangelo, secondo Signorini -  gli avrebbe da poco chiesto il divorzio.
Ora mi chiedo io, my beloved Joe, ma tra tutti questi impegni, quand’è che avresti perso la testa per la Toffa? Dimmelo perchè io non lo capisco e anzi, e mentre guardo le vostre foto al Vinitaly di Verona sono furibonda tipo Giovanna Mezzogiorno ne “L’ultimo bacio”, ma penso che almeno Accorsi nel film l’aveva tradita con la bella liceale Martina Stella dell’Imprunethhha (Fi) e non con la Toffa, un motivo ci sarà. Ma non potevi innamorarti di una velina come tutti? Oppure metterti con AidaYespica, che praticamente le manchi solo te. Tu che nel mondo dello showbiz internazionale c’hai la residenza, non potevi scegliere uno degli Angeli di Victoria’s Secret come Bradley Cooper con Irina Shayk? O al massimo Roberta Capua, un po' troppo precisina ma almeno cucina da Dio. Ok, forse eri ancora stressato da un Pressure test e hai avuto una svista, con la Toffa. Se così fosse a me puoi dirlo, ti capirei! Per chi non l’avesse ancora inquadrata bene è quella piccoletta, biondina, peperina, con quel fastidiossimo modo di parlare super veloce con l’aggravante dell’accento fortemente nordico. Forse la sua fisicità androgina sarà anche perfetta nel completo maschile de “Le iene”, ma se nel tempo libero si veste come per andare all’apertura di un concerto di Vasco nel 1993, è evidente che non fa per te: niente stile, nè un po’ di classe, o un allure particolare... niente proprio!
E se quella che vuoi al tuo fianco è una donna normale e – diciamocelo- anche piuttosto banale, che parli tanto e che all’occorrenza sappia trasformarsi in iena, allora mi chiedo: perchè lei e non io? Non sai quanto sarebbe piaciuto anche a me venire con te al Vinitaly e passeggiare abbracciati con un calice di Chardonnay in una mano e la tua nell’altra! E di quanto ci sarei stata bene io vicino a quel cassonetto della spazzatura che tu – meravigliosamente radical chic - hai adibito a tavolino di un bar, ne vogliamo parlare? Praticamente il mio habitat naturale!
Se ti piacciono le donne un po’ mascoline sappi che ho indosso praticamente ogni giorno della mia vita i pantaloni e oggi ai piedi ho perfino un paio di All Star marroni. E visto che food & beverage sono il tuo mondo, sappi che con te berrei volentieri un bicchiere di Amarone di Valpolicella o di Sassicaia, scegli tu, anche se poi nella credenza della mia cucina trovi al massimo del Tavernello per sfumare il roastbeef, come mi ha consigliato la mamma. Insomma sono da bosco e da riviera, ti piaccio? Se non “vuoi che muoro” dì di sì per favore e sappi che anche i tuoi colleghi Barbieri e Cannavacciuolo su di lei ti direbbero “Per me è no”,  e calcola che Antonino probabilmente ti menerebbe pure. Pensa bene a queste mie parole Joe, io nell’attesa intanto prego e invoco l’aiuto di San Giovese, San Crispino e San Gregorio con tutti i suoi feudi.
#amen













giovedì 6 aprile 2017

Kasia Smutniak Day

Kasia Smutniak​ ieri era ospite di E poi c'è Cattelan​  con Alessandro Cattelan​ e ha raccontato che una volta, per un anno intero , ha deciso di dire SEMPRE la verità, su tutto e a tutti. Alla fine dell'anno era un po' più sola ma sollevata e più rilassata, poi non essendo lei una molto simpatica di natura, le sarà anche costato meno.
Oggi ho deciso che voglio farlo anche io, per un solo giorno però, perché lei è una strafiga ma io non del tutto, quindi non posso tirarmela troppo.
Pronti, partenza, via: che abbia inizio il primo #KasiaSmutniakDay!

#sinceraperungiorno







martedì 4 aprile 2017

Botta di culo

"Se la gente ha la forza di lamentarsi non sta poi così male" mi è stato insegnato.
E infatti non lo faccio,o almeno ci provo, ma Marzo quest'anno mi ha asfaltata e neanche Aprile - il mese in cui il mio umore fa dei balletti che proprio spostate- mi sta aiutando molto.
Ultimamente scrivo e pubblico poco, tranne gli addominali di Argentero dell'altro giorno che sono dotati di vita propria e hanno fatto tutto da soli, ma in questo periodo mi sento positiva, energica e simpatica quanto Adriana Volpe con Giancarlo Magalli.
Sai quando non te ne va dritta una?
Per carità non parlo di sfiga, però in effetti, più che una gioia, io imploro una botta di culo!

#maiunabottadiculo